Faust
Leonardo Manzan
Teatro Astra
25 febbraio > 2 marzo 2025
C’era una volta un uomo che fece un patto col diavolo. La storia è semplice. Eppure, si dice che il Faust di Goethe sia un testo irrappresentabile. Per farlo, forse, è necessario credere nel diavolo. Così lo spettacolo inizia davanti a un sipario chiuso, con una conferenza sul Faust tenuta da Faust. La sua opera non si può fare, se ne può solo parlare. Faust è talmente autoconsapevole da non poter più agire. E soprattutto lui al diavolo non ci crede più. Non fa in tempo a finire la frase, che il diavolo appare al tavolo dei relatori. Mefistofele, il diavolo. Non ci credete? Questo è il problema. Nessuno crede più nel diavolo come nessuno crede più nel teatro. Con l’arrivo di Mefistofele il sipario si apre e il viaggio della strana coppia ha inizio. Mefistofele ha bisogno che Faust creda in lui, per esistere. Faust ha bisogno di credere nel diavolo per ritrovare sé stesso e la possibilità del teatro.
Leonardo Manzan e Rocco Placidi firmano l’originale adattamento del Faust con l’obbiettivo di avvicinare con un linguaggio contemporaneo anche il pubblico più giovane. Faust di Goethe dunque inteso come un’opera monumentale che rispecchia la modernità nella figura del suo protagonista, l’eroe perennemente insoddisfatto, incapace di essere felice, che vuole possedere l’assoluto e l’eternità’ e non si accorge che si può godere solo nel limite di un attimo. Faust: “All’attimo direi: sei così bello fermati!”
Potrei rispondere con una battuta e dire che il fantasma rischio di essere io che ho scelto di misurarmi con un testo che il suo autore definiva incommensurabile. Il Faust di Goethe è un mondo, un’opera letteralmente piena di fantasmi, evocazioni dall’oltretomba, festini di streghe, trasformazioni, viaggi nel tempo e mostri di vario genere. Ma la cosa che mi piace da matti è che questa storia così spaventosa si può riassumere così: c’era una volta un uomo che fece un patto con il diavolo. Il Faust incombe su di me come una montagna incantata. Se mi vedrete riemergere da questa foresta di simboli sarà perché sono riuscito ad arrivare al nocciolo e fare uno spettacolo di una semplicità incommensurabile. Altrimenti sì, sarà vera la battuta: il fantasma, sono io.
Leonardo Manzan
La canzone della Playlist Fantasmi scelta da Leonardo Manzan
Galleria fotografica
Orari
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Mar 25 Febbraio21:00
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Mer 26 Febbraio19:00
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Gio 27 Febbraio20:00
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Ven 28 Febbraio21:00
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Sab 01 Marzo19:00
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Dom 02 Marzo17:00
Crediti
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tratto da Faust I e II di
Johann Wolfgang von Goethe -
di
Leonardo Manzan e Rocco Placidi -
regia
Leonardo Manzan -
con
Alessandro Bandini, Alessandro Bay Rossi, Chiara Ferrara, Paola Giannini, Josef Giura, Beatrice Verzotti -
scene
Giuseppe Stellato -
music and sound
Franco Visioli -
light designer
Marco D’Amelio -
costumi
Rossana Gea Cavallo -
fonico
Filippo Lilli -
datore luci
David Ghollasi -
macchinista
Giuseppe Russo -
assistente scenografa
Caterina Rossi -
sarta di scena
Benedetta Nicoletti -
aiuto regia
Virginia Sisti -
collaborazione organizzativa
Elisa Pavolini -
produzione
La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, TPE – Teatro Piemonte Europa, LAC Lugano Arte e Cultura -
in collaborazione con
Teatro della Toscana – Teatro Nazionale -
si ringrazia per la collaborazione
Associazione Cadmo