FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI
Il fuoco era la cura
15 > 16 ottobre
Fahrenheit 451 di Ray Bradbury descrive un futuro distopico in cui è vietato leggere, schermi costantemente accesi alienano il tempo libero delle persone e il tentativo di pensare causa malessere fisico. Ironicamente, il corpo dei pompieri non è più impiegato per spegnere gli incendi, bensì per bruciare i libri e se necessario i loro possessori. Il fuoco era la cura attraversa e rilegge liberamente Fahrenheit 451, lo consuma come si fa con un libro amato, letto mille volte e trascinato in mille luoghi, lo sporca, lo dimentica da qualche parte e poi lo ritrova, mentre la copertina sbiadisce, la carta si scolla e le pagine si riempiono di appunti, biglietti, segnalibri e ricordi. Cinque performer ripercorrono la storia del romanzo, si identificano coi personaggi, si muovono in senso orizzontale mappando i coni d’ombra, le cose che Bradbury non ci spiega o non ci racconta, creando linee narrative parallele, deviazioni teoriche, costruendo anche le cronache di un tempo intermedio fra il nostro presente e un futuro anticulturale in cui l’istupidimento ci salva dal fardello del pensiero complesso. Se Bradbury si fosse sbagliato solo di qualche anno, se Fahrenheit 451 accadesse davvero, noi cosa faremmo?
The new show by Sotterraneo deals with Ray Bradbury’s novel Fahrenheit 451, which Truffaut made famous with his movie. In the novel a dystopic future – reading is forbidden – reflects a real civilization night, the books bonfire, which reminds of the Hitler one which took place in May 1933. While in Fahrenheit were the firemen to decide the bonfire, in Germany, they were similar fanatic followers of a liberticidal policy.
“Non è necessario bruciare libri per distruggere una cultura. Basta convincere la gente a smettere di leggerli.”
Fahrenheit 451
Galleria fotografica
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Durata90 min
Orari
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Mar 15 Ottobre21:00
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Mer 16 Ottobre19:00
Crediti
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creazione
Sotterraneo -
ideazione e regia
Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa -
con
Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni, Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo -
scrittura
Daniele Villa -
luci
Marco Santambrogio -
abiti di scena
Ettore Lombardi -
suoni
Simone Arganini -
coreografie
Giulio Santolini -
oggetti di scena
Eva Sgrò -
tecnica
Monica Bosso -
produzione
Teatro Metastasio di Prato, Sotterraneo, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale -
con il sostegno di
Centrale Fies / Passo Nord -
residenze artistiche
Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), La Corte Ospitale, Centrale Fies / Passo Nord