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ARCHIVIO TPE

Stagione 2023/24

CECITÀ

Chi è il cieco? Che cosa non vede o non vuole vedere? E perché? Il rapporto tra noi e le verità che non vogliamo vedere è al centro della Stagione 2024/25: Cecità.

ELENCO SPETTACOLI

CECITÀ

7 > 12 novembre 2023

José Saramago / Virgilio Sieni / Produzione TPE

Non si vede solo con gli occhi. Lo spettacolo di Virgilio Sieni reinventa il romanzo del premio Nobel José Saramago per invitarci a cercare una vista nuova, una rinnovata sensibilità verso gli altri e il mondo che ci circonda.
Aprire gli occhi tutte le volte per vedere di nuovo: liberamente ispirato al grande romanzo di José Saramago, scrittore, poeta e drammaturgo portoghese, premio Nobel per la Letteratura nel 1998, lo spettacolo racconta di un virus sconosciuto capace di rubare la vista alle persone. All’improvviso comunità e individui non vedono più, avvolti in un biancore luminoso che assorbe colori, cose, esseri, rendendoli così doppiamente invisibili. Gli abitanti del mondo, sgomenti, sono completamente vulnerabili. Ma un piccolo gruppo ha un’intuizione, creare un’alleanza per condividere le vie di fuga e trovare risposte alle loro domande. A cosa serve vedere? Cecità è uno spettacolo dove i corpi avanzano con tutta la loro biologia e le emozioni.

COME GLI UCCELLI

17 > 26 novembre 2023

Wajdi Mouawad / Marco Lorenzi / Produzione TPE

Chi siamo per davvero? Quanto il sangue che scorre nelle nostre vene può dire chi siamo? Come gli uccelli è uno spettacolo che ci chiama a guardarci dentro attraverso una storia d’amore tra un ragazzo ebreo e una ragazza araba. È una riflessione sulle origini e sui legami che nascono superando i limiti, quelli imposti dalla famiglia, dalla tradizione, dalle ideologie. Disperatamente giovani e innamorati, Eitan e Wahida si conoscono a New York, in una delle scene d’incontro d’amore tra le più belle che siano finora state scritte per il teatro. A dispetto delle loro origini, il loro amore fiorisce e cerca di resistere alla realtà storica con cui i due ragazzi devono inevitabilmente fare i conti. Ma nel loro destino, qualcosa va storto sull’Allenby Bridge, il famoso ponte che collega (ma allo stesso tempo divide, perché i controlli sono serratissimi e non a tutti è permesso il passaggio) Israele e Giordania.

BLACK STAR

30 novembre > 3 dicembre 2023

Fabrizio Sinisi / Fabrizio Arcuri / Produzione TPE

Richiamandosi al Tito Andronico , opera d’esordio di William Shakespeare, Fabrizio Sinisi e Fabrizio Arcuri portano in scena un ambiguo trattato sulla violenza, e in particolare sulla violenza sociale legata alla presenza dello straniero. Il testo è costruito attraverso quattro episodi che dialogano tra loro in modo non narrativo. Quattro episodi: ciascuno con un diverso protagonista e una (apparentemente) diversa vicenda. Nel primo, una donna di mezza età s’innamora di un mendicante. Nel secondo, un cruento episodio di cronaca. Nel terzo, una crisi matrimoniale. Nel quarto, un raid a sfondo razzista nella periferia di una grande città. Ogni episodio con un suo linguaggio e un suo genere di riferimento. Un solo elemento accomuna questi quattro quadri: la presenza di un giovane afrodiscendente, un immigrato africano di nome Grock.

DENTRO

5 > 7 dicembre 2023

Giuliana Musso

Dentro non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita; non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. È la storia di una violenza che si consuma tra le mura di una casa, di un abuso che nessuno vuole vedere. Lo racconta Giuliana Musso, la drammaturga, che entra nella storia, su un palco che si tinge di rosso. Il rosso della rabbia che provoca l’ingiustizia. Questa è la storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto, di un’esperienza difficile da ascoltare, di una madre che scopre la peggiore delle verità. È la storia di una figlia che odia sua madre e di un padre innocente fino a prova contraria. E ancora di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità. Il segreto ha un contenuto preciso e un fi ne positivo: protegge qualcosa o qualcuno.

SOLARIS

19 > 31 dicembre 2023

David Greig / Stanisław Lem / Andrea De Rosa / Produzione TPE

Solaris è il capolavoro della fantascienza filosofica. Siamo nel lembo più estremo dell’universo esplorato dal genere umano. Una astronauta, dalla Terra, approda nella stazione spaziale che gira intorno al pianeta Solaris. Qui trova un’atmosfera di mistero e sospetto: nessuno la accoglie, i pochi ospiti dell’astronave sembrano angosciati e sopraffatti, gli oggetti subiscono strane deformazioni, si avvertono presenze. Solaris è noto agli umani come il grande pianeta «vivente». Appare in forma di vasto oceano e avrebbe dovuto conflagrare se la sua orbita avesse seguito le leggi della fisica. Ma è come dotato di capacità cosciente di reazione e questa capacità sembra legata alle apparizioni di fantasmi, proiezioni viventi di incubi, sogni e fantasie.

WONDER WOMAN

11 > 21 gennaio 2024

Antonio Latella / Federico Bellini / Produzione TPE

Questa storia comincia da un fatto di cronaca, uno stupro di gruppo, e da una sentenza – poi ribaltata –che ha rovesciato i ruoli: la vittima è diventata imputata, non è stata creduta perché “troppo mascolina” per essere stuprata. È una storia che parla una verità da rivendicare, di una lotta, di uno scontro. Di una ricerca: la vicenda della ragazza, Wonder Woman contemporanea, si intreccia a quella dell’ideatore di quest’eroina dei fumetti, lo psicologo William Moulton Marston che inventò la macchina della verità. Nel 2015, ad Ancona, una ragazza peruviana è vittima di uno stupro di gruppo. Con una sentenza chesuscitò molto scalpore, le giudici della Corte d’Appello chiamate a emettere una sentenza sul fatto decisero di assolvere gli imputati con motivazioni quantomeno discutibili. Secondo le giudici, la ragazza risultava “troppo mascolina” per essere causa di violenza sessuale. La Corte di Cassazione, fortunatamente, ha ribaltato il giudizio condannando i ragazzi autori dello stupro, eppure rimane nella memoria il precedente indelebile di un giudizio emesso per ragioni che fanno riferimento all’estetica della vittima, in un singolare rovesciamento in cui pare che la vittima stessa sia in pratica l’imputato, come fosse colpevole del proprio aspetto.

PASSAGE

24 > 27 gennaio 2024

Sergio Ariotti / Paolo Musio / Produzione TPE

Passage – Conversazione con alcuni posteri è lo spettacolo itinerante ideato e diretto da Sergio Ariotti ispirato a “I «passages» di Parigi” di Walter Benjamin, l’opera più geniale del filosofo, affascinante espressione di quella continua proliferazione dei materiali e infinita esplorazione del reale storico che è una delle chiavi di lettura della modernità. Alla Galleria Subalpina, nel cuore di Torino, che ricorda la Galérie Vivienne.

TARTUFO

24 > 28 gennaio 2024

Molière / Jean Bellorini

Per il regista Jean Bellorini, direttore del Théâtre National Populaire di Villeurbanne, il teatro «è il luogo della visione e dell’illusione, del gioco e dell’immaginazione». Il suo Tartufo, nella nuova traduzione di Carlo Repetti, restituisce la musicalità della lingua italiana assecondando il ritmo dell’originale francese. Questa dissacrante satira di Molière, incapace di invecchiare, costò all’autore le ire della corte e del clero per la sua capacità si svelare falsi perbenismi e i vizi di chi si crede depositario di ogni virtù. Il teatro di Molière è portatore di un sistema di idee il cui epicentro è Tartufo, oltraggiosa fi gura di servo che si cimenta nell’impossibile impresa di farsi padrone.

TRE SORELLE

30 gennaio > 4 febbraio 2024

Anton Čechov / Muta Imago / Produzione TPE 

Muta Imago trasforma la penultima opera di Anton Čechov mettendo al centro le voci e i corpi delle tre protagoniste e il portato rivoluzionario del loro pensiero. Maša, Ol’ga e Irina abitano un luogo altro, un edificio sospeso nello spazio-tempo, un buco nero, l’ultimo rifugio per proteggersi da una domanda: “Perché ricordare?”. Già, perché? Come delle maghe o delle medium le sorelle vengono attraversate dalle voci e dai corpi dei protagonisti maschili, rivisitano momenti, luoghi e situazioni del racconto. La morte del padre, l’arrivo dei soldati, gli innamoramenti, le violenze, i discorsi sul tempo e sul futuro, il carnevale notturno, l’incendio: scene e momenti riaffiorano, tornano e ritornano, all’interno di un meccanismo drammaturgico che rappresenta l’ultimo esito della riflessione sul rapporto tra tempo e identità, da anni oggetto della ricerca di Muta Imago.

CULTUS

10 febbraio 2024

Palcoscenico Danza / Compagnia Zappalà Danza

Zappalà ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi. Dopo un prologo dove il verso shakespeariano è utilizzato come pura colonna sonora fonetica, si procede in un fluire coreografico incessante, in un viaggio di varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi, della poesia.

SVELARSI

13 febbraio 2024

Silvia Gallerano

Solo corpi femminili, per una platea solo femminile. Uno spettacolo rivolto alle donne (o a chi si sentetale) per riappropriarsi dello spazio negato dal patriarcato. E per farlo non si può che parlare di corpo, il corpo delle donne.
Invasione, mancanza di spazio, compressione da una parte. La potenza, lo strabordare, la risata travolgente, dall’altra. La cultura patriarcale che ancora ci circonda, insegna alle donne, sin da piccole, a limitare i propri desideri di potenza, ad accettare invasioni di campo da parte dell’altro sesso, a mettersi in disparte e per senso di costrizione spesso a esplodere. Si parte da vissuti diversi che hanno una nota comune: di umiliazione, di mutilazione, di invisibilità. Messi insieme, tutti questi vissuti, si mostrano per quel che sono: semplici soprusi, spesso meschini. Se ne vedono i contorni tragicomici, si impara a riderci su e a rispondere con una potenza che non è stata sopita.

LE MIE PAROLE VEDRANNO PER ME

15 febbraio > 17 marzo 2024

Marco Corsucci / Andrea Dante Benazzo / Produzione TPE

Due giovani talenti del teatro contemporaneo indagano il rapporto tra cecità e sguardo nel processo di formazione delle immagini, interrogando il ruolo che queste ricoprono nella nostra percezione del mondo. Lo spettatore, accompagnato da un performer, viene posto al centro di un universo percettivo, fruendo in cuffia una pluralità di spazi, voci e suoni: ricordi, testimonianze e riflessioni di persone con cecità totale o parziale. Marco Corsucci realizza uno spettacolo che inverte le logiche dell’accessibilità: anziché lavorare alla sovrascrittura di un progetto adattandolo per renderlo accessibile, Le mie parole vedranno per me fa dell’accessibilità  l’elemento portante del suo linguaggio.

IL CAPITALE

16 > 18 febbraio 2024

Enrico Baraldi / Nicola Borghesi

La storia dell’incontro tra una compagnia di teatro e un gruppo di operai metalmeccanici in una fabbrica occupata, insieme sulla scena. Per affrontare oggi Il Capitale di Karl Marx la compagnia Kepler-452 ha vissuto per due mesi all’interno della fabbrica GKN di Campi Bisenzio, occupata dal 9 luglio 2021. Una compagnia di teatro sceglie di mettere in scena Il Capitale
di Karl Marx. Lo decide perché, dopo la fine del primo lockdown, sente la necessità di mettersi in ascolto di chi, nella fase immediatamente successiva, avrebbe perso il posto di lavoro. Nicola ed Enrico decidono così di girare l’Italia alla ricerca di quei luoghi in cui le pagine di Marx diventano persone, spazi, accadimenti. Parlano con braccianti agricoli sikh, lavoratori della logistica, sindacalisti di base. Un giorno finiscono in una fabbrica, la GKN di Campi Bisenzio, che ha appena chiuso. La compagnia chiede se possono fermarsi a vivere lì per un po’, per raccogliere materiale per uno spettacolo che si chiama Il Capitale.

EDIPO RE

8 > 17 marzo 2024

Sofocle / Andrea De Rosa / Produzione TPE

In una città che non vediamo mai, un lamento arriva da lontano. È Tebe martoriata dalla peste. Un gruppo di persone non dorme da giorni. Come salvarsi? A chi rivolgersi per guarire la città che muore? Al centro della scena, al centro della città, al centro del teatro c’è lui, Edipo. Lui, che ha saputo illuminare l’enigma della Sfinge con la luce delle sue parole, si trova ora di fronte alla più difficile delle domande: chi ha ucciso Laio, il vecchio re di Tebe? La risposta che Edipo sta cercando è chiara fi n dall’inizio, e tuona in due sole parole: “sei tu”. Ma Edipo non può ricevere una verità così grande, non la può vedere. Preferisce guardare da un’altra parte. Sarà la voce di Apollo, il dio nascosto, il dio obliquo, a guidarlo attraverso un’inchiesta in cui l’inquirente si rivelerà essere il colpevole. Presto si capirà che il medico che avrebbe dovuto guarire la città è la malattia. Perché è lui, Edipo, l’assassino e quindi la causa del contagio. La luce della verità è il dono del dio. Ma anche la sua maledizione.

WE ARE NOMADS

10 marzo 2024

Palcoscenico Danza / Anuang’a

Anuang’a si interroga su chi è alla ricerca di qualcosa come i nomadi che vanno in cerca di nuovi pascoli. Anche noi siamo nomadi nelle nostre vite, da nomadi in senso tradizionale a nuovi nomadi digitali. Ci spostiamo da un posto all’altro, non ci fermiamo ma vorremmo rimanere. Siamo sempre alla ricerca di una strada. Riflettiamo sulla nostra vita e usiamo ciò di cui abbiamo bisogno per il viaggio. Camminiamo maestosamente come fecero i nostri antenati, ci fermiamo quando siamo stanchi per placare la nostra sete e riposare i nostri piedi. Così andiamo oltre i confini.

THE CITY

19 > 21 marzo 2024

Martin Crimp / Jacopo Gassmann

Jacopo Gassmann mette in scena The City di Martin Crimp, uno dei più importanti e radicali autori del panorama drammaturgico contemporaneo. Lo spettacolo si apre su una crisi di coppia di cui sono protagonisti Chris (impiegato di una grande società a rischio licenziamento), e Clair (traduttrice che ha avuto un ambiguo incontro con un noto scrittore). La tensione tra marito e moglie è evidente, nessuno sembra capace di ascoltare, i confini fra realismo e finzione cadono mentre i personaggi scompaiono nei loro dialoghi.

LA SAGRA DELLA PRIMAVERA + INTIMATE WONDER

23 > 24 marzo 2024

Palcoscenico Danza / Equilibrio dinamico / Paolo Mohovich

Intimate Wonder è dedicato ai nostri due noi in continua lotta fra loro. Alla meraviglia di cui saremmo capaci, che non viene mai liberata. La sagra della primavera. Il rituale del ritorno, corografia di Roberta Ferrara, è una sequela di ritualità dove si coagulano energie primordiali, viscerali e sublimazioni pagane attraverso una scrittura coreografica corale ridisegnata sui corpi dei dieci danzatori di Eko Dance Project.

THE HIDDEN FACE OF THE MOON

28 marzo 2024

Palcoscenico Danza / Dantzaz

Si parla di ciò che non vediamo ma che è presente e condiziona tutta l’esistenza. La nuova creazione di Giovanni Insaudo, Staff , si concentra sulla preparazione di uno spettacolo, un gruppo di tecnici prepara freneticamente una nuova produzione, creando una coreografi a piena di ironia e immagini inattese. La proposta di Paolo Mohovich, Hondo, narra invece il mare che è molto di più dell’altra metà del mondo, è qualcosa che noi conosciamo ma che è ampiamente inesplorato. La coreografia parla dell’abisso, della sensazione di profondità e di vuoto, del brivido di paura ma anche di piacere che il contatto con il mare può suscitare in noi. Youth di Wubkje Kuindersma si ispira all’eterna giovinezza interiore che con il passare del tempo può cambiare, ma che rimane sempre insediata dentro di noi.

CIRANO DEVE MORIRE

4 > 7 aprile 2024

Edmond Rostand / Leonardo Manzan

Uno spettacolo/concerto tra poesia romantica e rap feroce, in bilico tra musical e dj set, costumi d’epoca e luci strobo per raccontare la storia d’amore e inganno di Cyrano de Bergerac. Ma la vera protagonista, questa volta, è Rossana. E in scena c’è anche un dj. Cirano deve morire è una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac che trasforma la poesia di fine Ottocento in potenti versi rap. Rime taglienti e ritmo indiavolato affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di inganni e di morte, di fedeltà agli altri e di tradimento di sé stessi, di parole che seducono e di silenzi che uccidono. È una straordinaria storia di amore e di amicizia uno dei più famosi “triangoli” del teatro moderno, è la storia di due amici e di una donna di cui entrambi si innamorano: sono tre ragazzi proprio come i giovani attori chiamati a interpretarli sulla scena.

INVISIBILI

11 > 14 aprile 2024

Aurélien Bory / Compagnie 111 / Produzione TPE

Aurélien Bory, coreografo e regista francese di fama internazionale, da sempre affascinato dalle contaminazioni linguistiche e culturali, realizza uno spettacolo che nasce dalla sua “infatuazione” per la città di Palermo. invisibili è il risultato di diversi sopralluoghi del regista in città, di incontri con cittadini e artisti, di riflessioni sull’arte, la storia, le bellezze e le contraddizioni di Palermo. Si tratta di uno spettacolo multidisciplinare di teatro, musica e danza, che a partire dal Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis e da altre suggestioni legate alla città di Palermo, sviluppa un percorso poetico di analisi sociale, di relazioni, identità e complessità.

SUPPLICI

19 > 21 aprile 2024

Euripide / Serena Sinigaglia

La guerra, il lutto, il rapporto con la morte per coloro che restano, il ruolo degli dèi, del fato ma soprattutto degli uomini come motore della Storia. In questa tragedia sono presenti tutti i temi di Euripide che ci parlano ancora oggi dell’orrore della guerra, del dolore che provoca la violenza. Secondo la regista Serena Sinigaglia sono le parole di Adrasto quelle da ascoltare con più attenzione. Il suggerimento del re sconfitto è imparare a perdere: un pensiero rivoluzionario, soprattutto oggi.

ECHOES OF LIFE

23 > 24 aprile 2024

Palcoscenico Danza / Azzoni / Ryabko

Una serata speciale con una coppia d’eccezione. Silvia Azzoni, tra le più emozionanti e sensibili ballerine del panorama internazionale, vincitrice del prestigioso Prix Benois e prima ballerina dell’HamburgBallett, insieme a un fuoriclasse di fama mondiale, Oleksandr Ryabko, sono qui impegnati in un romanticissimo percorso fra chiari di luna e sonate eseguite dal vivo dal virtuoso Michael Bialk.

SID. FIN QUI TUTTO BENE

2 > 5 maggio

Girolamo Lucania / A porte aperte

Alberto Boubakar Malanchino – vincitore del Premio Ubu 2023 come Migliore attore under 35 – è l’adrenalinico interprete di un racconto urbano, ma anche di frontiera, nei panni di un giovane figlio della periferia, che, per rincorrere il sogno del successo ha intrapreso la via sbagliata, quella della violenza, e ora si ritrova a fare i conti con il proprio passato. Probabilmente per noia. Sicuramente per uno scopo più alto. Sid uccide soffocando le sue vittime nei sacchetti di plastica alla moda. La sua storia è un fi lm “senza montaggio”: scorrono schegge di vita, di bullismo, di consumo, di ragazzi annoiati, dei fuck you, di canne, droga, desolazione, di vagabondaggi nei “templi del consumo”.

APOCALISSE

7 > 12 maggio 2024

Lucilla Giagnoni / Produzione TPE

La storia della rivelazione di un uomo solo, Edipo, il re che lotta invano contro un destino tragico e ineluttabile, si intreccia alla rivelazione dell’umanità intera, racchiusa nel libro dell’Apocalisse di Giovanni. Perché il vero significato di “apocalisse” non è catastrofe bensì rivelazione.

MADE4YOU X EKO + INTERPLAY LINK

10 > 12 maggio 2024

Palcoscenico Danza / Pompea Santoro / Fernando Suels Mendoza / Edoardo Cino / Tiziano Pilloni / Simone Repele / Sasha Riva

Arrivato alla sua ottava edizione, Made4You in collaborazione con TPE, Paolo Mohovich e Palcoscenico Danza, è un progetto che apre una porta verso il mondo coreografico. L’edizione 2024 è dedicato interamente all’Eko Dance e riunisce il talento di tre giovani coreografi già danzatori dell’Eko Dance Alta Formazione e oggi professionisti in prestigiose compagnie.

CASSANDRA

14 > 31maggio 2024

Christa Wolf / Carlo Cerciello / Produzione TPE

Tratto dal libro della grande scrittrice tedesca Christa Wolf, la Cassandra in scena al Teatro Astra vive undoloroso conflitto tra il presente della guerra e un futuro di pace. Legata a lunghe funi elastiche sulpalco, la principessa troiana vaticina sul destino di tutti noi. Cassandra, la veggente fi glia di Ecuba e di Priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città. Dalla sua memoria emerge tutto il suo passato: la traversata dell’Egeo in tempesta, l’arrivo a Troia delle Amazzoni, i delitti di Achille la bestia, la rottura con il padre Priamo accecato dal meccanismo inarrestabile della guerra, la vita delle comunità femminili sulle rive del fiume Scamandro, l’amore con Enea. Christa Wolf scrive il suo Cassandra nel 1983 e sceglie di dare una visione diversa da quella omerica classica recuperando lo sguardo e la voce della sacerdotessa troiana per darci il resoconto della liberazione femminile e del bisogno di pace.