
Tre moschettieri in métro
Sembra che nessun luogo di Parigi disti più di 500 metri dalla stazione della metropolitana più vicina. In effetti, con le sue 16 linee e le 301 stazioni e le decorazioni Art Nouveau, lo Chemin de Fer Métropolitain è uno dei simboli della Ville Lumière.
Nella metà degli anno ’90, l’artista Janol Apin ha realizzato un progetto fotografico ”mettendo in scena” i nomi delle stazioni della metropolitana di Parigi, in un viaggio sotterraneo ironico, fatto di aneddoti e luoghi di rimando collettivo, in cui immagini e testo si incontrano parlando il linguaggio comune del mimo.
Il progetto fotografico si chiama Métropolisson, rigorosamente in bianco e nero: la stazione Argentine è illustrata con due coppie di ballerini che ballano il tango; Champ de Mars diventa occasione per ritrarre un’astronauta ben equipaggiato; Château d’eau mostra un giovane disteso per terra che protende il braccio per raggiungere un distributore dell’acqua; in Gare du Nord sono immortalati insieme un esquimese e un pinguino di peluche; Invalides ritrae un piccolo lazzaretto che comprende uno zoppo, una donna con il braccio fasciato, un uomo con la benda sull’occhio e un altro con la testa fasciata; Quatre Setembre cattura due bimbetti con cartella alla mano, in attesa del primo giorno di scuola. Non manca la stazione della metro dell’ XI arrondissement dedicata a Alexandre Dumas: I Tre Moschettieri padroneggiano la scena e incrociano le spade con i loro cappelli piumati.