I due gemelli veneziani segna l’incontro di Valter Malosti con Carlo Goldoni: «Ho compiuto un lavoro a ritroso, partendo da quelli che per me sono gli autori fondamentali nella costruzione di una lingua italiana per la scena: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi. Ma ho incrociato anche Federico Fellini, Patrizia Valduga e Antonio Tarantino. Tre anni fa la prima sfida pirandelliana e ora il mio primo incontro con Goldoni». La storia teatrale e di composizione de I due gemelli veneziani (1747) e dei suoi eredi letterari e scenici è un viaggio affascinante e rivela gli ultimi lampi di quella grazia eversiva e seminale che fu quella schiera di attori che tra la fine del ‘500 e la fine del ‘700 dominarono le scene teatrali europee. La loro forza risiedeva in una tecnica magistrale che combinava l’improvvisazione, i ruoli multipli, la maschera, un uso del corpo che potrebbe ricordarci la nostra danza contemporanea, il ritmo, la capacità di cambiare mille registri vocali. I due gemelli è una gran macchina di divertimento con un intreccio trascinante fatto di duelli, amori e disamori, fughe, prigioni, ritrovamenti… ma è anche una farsa nera, inquietante, sulla famiglia l’identità, l’amore (anche brutale, violentemente erotico) e la morte.
DI CARLO GOLDONI / ADATTAMENTO ANGELA DEMATTÈ E VALTER MALOSTI / REGIA VALTER MALOSTI / CON MARCO FOSCHI, DANILO NIGRELLI, IRENE PETRIS, MARCO MANCHISI, ALESSANDRO BRESSANELLO, VALERIO MAZZUCATO, VITTORIO CAMAROTA, CAMILLA NIGRO, ANDREA BELLACICCO / SCENE E LUCI NICOLAS BOVEY / COSTUMI GIANLUCA SBICCA / PROGETTO SONORO GUP ALCARO / CURA DEL MOVIMENTO MARCO ANGELILLI / ASSISTENTE ALLA REGIA JACOPO SQUIZZATO / PRODUZIONE TEATRO STABILE DEL VENETO, TPE – TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATRO METASTASIO DI PRATO