

Una ragazza nasce in Polonia in un caldo giorno dell’estate del 1974, lo stesso nel quale la nazionale polacca batte quella italiana per 2-1 in un incontro dei Mondiali di calcio (in Italia, ovviamente, nessuno ricorda più quell’evento). Julia cresce nella Polonia del socialismo reale, nella grigia terra dei negozi vuoti, delle Fiat 126, delle marce obbligatorie per il primo maggio e dei festival di canzoni militari sovietiche, degli striscioni con slogan inneggianti ai piani quinquennali. La trasformazione di Julia in donna adulta coincide con quella del sistema politico, con la caduta del muro di Berlino, il declino di Wojciech Jaruzelski e l’ascesa di Lech Walesa e Solidarnosc. Julia, segnata da quella particolare coincidenza nel giorno della sua nascita, continua a pensare all’Italia e a guardare con curiosità oltre confine e più a sud, verso il Mediterraneo, dove altri incontri di vita sono possibili. Lo spettacolo è il terzo risultato creativo dell’amicizia tra TPE e Teatr Śląski di Katowice.
di Irena Świtalska
regia Robert Talarczyk
con Beata Dudek, Davide Capostagno, Mikołaj Cieślak – Artur Święs, Mateusz Znaniecki
scene Francesco Fassone
costumi Adrianna Gołębiewska
musiche Marcin Müller
uci Mauro Panizza
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATR ŚLĄSKI – KATOWICE
con il sostegno di Istituto Polacco di Roma
in collaborazione con Consolato Polacco di Torino, Comunità Polacca di Torino